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Gustavo
2013 Winner
Prov.: Treviso
Città: Ponzano
911 Messaggi |
Inserito il - 06/04/2013 : 18:04:21
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| Messaggio di Mario Falci
Inizio questo thread per non ingolfare troppo l'altro sulle polari.
per la mia ala sono arrivato a questo punto:
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Nell'immagine si vede la centina costituita da un elemento a "goccia" in sandwich con un foro ad asola doveun tubo a sez. circolare (albero) può disporsi. In verde le stecchea sez.circolare diam.4mm che sono inserite nelle opportune tasche del tessuto (come in una vela tradizionale), due stecche secondarie (distanziali)anch'esse intascate ed incernierate a quelle principali. Due tubicini incollati ai bordi della centina dentro le quali scorrono le stecche principali. un elastico che tiene sempre in tensione il tessuto che circonda la centina.
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Quando si lascano le due cimette il profilo è simmetrico, quando si lasca la cimetta sopravento e si cazza quellasottovento la centina assume la forma del profilo Naca. E' logico che con una "goccia di un'altra forma e con centine secondarie con altre lunghezze si possono avere altri profili. Grazie ai tubicini le stecche possono essere legate sul bordo di uscita e non devono scorrere come sempre ho visto.
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La vela ha la forma di un fagiolo e quindiha senso il nome di MR BEAN (Nella figura le centine sono disegnate in pianta e non di fianco, come il resto del disegno). Notare che ci sono due cimette cunnigham che tendono la vela verso il basso ma permettono di posizionarla come si vuole rispetto il centro di deriva. All'interno delle "gocce" ci sono dei fori che sono fessure sempre più lunghe mano a mano che si va dall'alto verso il basso. In questo modo la vela può essere spostata rispetto l'albero interno. C'è una drizza, interna alla vela ed esterna all'albero. Ed una scotta sulla centina inclinata che sarà la più robusta e l'unica con stecche a sez. rettangolare
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Supermario sei un mito! La vela è fenomenale, facci sapere i tuoi pareri nei primi test. La porterai pure ai raduni?
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"....spiegai le vele al vento.... ma il vento non capì!"
Ciao, Gustavo Salinas su fedele monoscafo "Azzurro" Nro velico 69; e monoscafo Scheggia(lavori in corso) Nro velico 128 Skype: impazzitoinvolo |
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Mario Falci
Moderatore
Prov.: Milano
Città: Milano
1559 Messaggi |
Inserito il - 06/04/2013 : 22:29:00
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Si mi piacerebbe! Ho appena finito le tre centine mancanti. Poi mi concentrerò sulla parte in alto e infine mi occuperó della centina/ boma. Sto pensando seriamente di predisporre delle tasche per aumentare le centine in numero doppio rispetto il progetto perchè mi sembra che così potrò avere una migliore forma del profilo su tutta l'altezza dell'ala. Inoltre devo provare a mettere delle cimette ad "x" all'interno tra una centina e l'altra per dimuire l'effetto svergolatura. A fra poco le foto. Ciao |
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guidino
Utente Medio
Prov.: La Spezia
Città: la spezia
72 Messaggi |
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Mario Falci
Moderatore
Prov.: Milano
Città: Milano
1559 Messaggi |
Inserito il - 15/06/2013 : 23:13:14
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Eccomi di nuovo con un mese di ritardo ma sono iniziate le regate e le centine sono aumentate del doppio. Ho avuto qualche problema nei due settori più esterni, ovvero in penna e nella zona del boma.
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La zona di prua del boma
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156,21 KB Si realizza una cerniera nel boma per creare un profilo asimmetrico rivestendo anche il boma con il tessuto.
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Il boma viene rivestito con il tessuto. Quando il boma verrà abbassato con i 2 caricabasso tutta l'ala verrà messa in tensione.
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Si inseriscono le centine nell'albero e questo nella scassa prevista per questa vela. Il grande Aurelio oggi mi ha dato una mano e quindi pubblicamente lo ringrazio!!
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In quest'ultima si vedono delleimperfezioni che saranno corrette. Nel bordo d'uscita ancora non sono state inserite alcune cimette per unire le stecche. Nel bordo d'entrata bisogna fare qual'cosa per distanziare a misura le centine tra loro facendo però scorrere liberamente il tessuto. Bisogna considerare che ancora non sono state inserite all'interno della vela le due cimette con ramificazioni per creare l'asimmetria del profilo. Domani risolverò alcuni di questi problemi. Alla prossima |
Modificato da - Mario Falci in data 15/06/2013 23:44:35 |
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renzo
Webmaster 10'
Prov.: Milano
Città: Cesano B.
801 Messaggi |
Inserito il - 15/06/2013 : 23:38:44
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Bellissima! Bravo Mario
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Mario Falci
Moderatore
Prov.: Milano
Città: Milano
1559 Messaggi |
Inserito il - 15/06/2013 : 23:47:12
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Grazie Renzo. Vieni a Porto Ceresio? |
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renzo
Webmaster 10'
Prov.: Milano
Città: Cesano B.
801 Messaggi |
Inserito il - 17/06/2013 : 00:20:38
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| Mario Falci ha scritto:
Grazie Renzo. Vieni a Porto Ceresio?
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Forse, senza barca... Ciao, Renzo.
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Mario Falci
Moderatore
Prov.: Milano
Città: Milano
1559 Messaggi |
Inserito il - 17/06/2013 : 21:33:16
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Grazie. Vedremo come andrà sabato a Porto Ceresio. |
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Mario Falci
Moderatore
Prov.: Milano
Città: Milano
1559 Messaggi |
Inserito il - 15/07/2013 : 21:58:09
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Luigi
Utente Senior
Prov.: Milano
Città: Bussero
447 Messaggi |
Inserito il - 15/07/2013 : 22:14:35
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Ciao Mario, complimenti, ma mi sembra ci sia poco vento, funziona? Le foto non parlano, dicci tu le tue impressioni di guida... Luigi. |
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Mario Falci
Moderatore
Prov.: Milano
Città: Milano
1559 Messaggi |
Inserito il - 16/07/2013 : 12:51:06
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L'ho provata a Porto Ceresio e ad Arona con poco vento. Il profilo é ancora in modalitá simmetrico. Fatte queste premesse la vela spinge in questo momento meno di una vela tradizionale. Non riuscivo a raggiungere Il tri di Jacopo con equipaggio formato da lui e da Laura. Ma non posso da questo trarre delle conclusioni negative. Quando potró rendere il profilo asimmetrico ne riparleremo. Invece la vela mi sembra ben centrata perchè viro senza difficoltá e meglio equilibrata rispetto una tradizionale perchè in strambata passa più dolcemente sull'altro bordo. Non dimentichiamo che ha 1/3 circa dell'area a prua dell'albero che viene spinta controvento e che rende la vela " compensata" . Il CV é più basso grazie al boma integrato alla vela che fa superficie. Devo prevedere peró una finestra trasparente perché altrimenti non vedo nulla di ció che accade sottovento. Devo anche trovare un metodo per veder i sail tell tales sottovento ma non so come fare.
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Modificato da - Mario Falci in data 16/07/2013 12:55:19 |
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Giorgio Pavan
Utente Normale
Prov.: Padova
Città: Galliera Veneta
19 Messaggi |
Inserito il - 16/07/2013 : 13:12:46
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Mario, per i tell tales ho lo stesso problema e non ho trovato una soluzione seria, per cui quando la trovi, fammi un fischio per ora la sola cosa che puoi fare è metterli neri, scendere in acqua quando il sole è bassino e guardarli in controluce. in ogni caso complimenti per il tuo lavoro, la vela è bella. Ma se la provi senza vento è difficile che con la poca pressione che c'è il profilo si deformi fino a diventare asimmetrico. Se non capisco male la pressione dev'essere almeno sufficiente a spingere i tubicini uno dentro all'altro. |
Giorgio |
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aurelio
Utente Senior
689 Messaggi |
Inserito il - 16/07/2013 : 13:45:47
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bravo Mario, la tua determinazione è ammirevole, in effetti vedere i tales sottovento...ti ci vorrebbe il "tessuto" tutto trasparente!! ciao |
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Mario Falci
Moderatore
Prov.: Milano
Città: Milano
1559 Messaggi |
Inserito il - 16/07/2013 : 14:15:56
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| Giorgio Pavan ha scritto:
Mario, per i tell tales ho lo stesso problema e non ho trovato una soluzione seria, per cui quando la trovi, fammi un fischio per ora la sola cosa che puoi fare è metterli neri, scendere in acqua quando il sole è bassino e guardarli in controluce. in ogni caso complimenti per il tuo lavoro, la vela è bella. Ma se la provi senza vento è difficile che con la poca pressione che c'è il profilo si deformi fino a diventare asimmetrico. Se non capisco male la pressione dev'essere almeno sufficiente a spingere i tubicini uno dentro all'altro.
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Ciao Giorgio, il metodo per deformare la vela é basato su due cimette che attraversano in verticale l'interno della vela e che hanno delle "ramificazioni" una per centina. Cazzando alternativamente le cimette verticali ad ogni virata si dovrebbe avere la concavità. Mi rendo conto che sarebbe meglio un metodo automatico , ma tutto non si puó avere. Ho pensato di fare delle finestre con plastica trasparente da creare al di sotto dei segnavento perché si traguardano dal basso. Voglio rispondere ad una perplessitá di Carlo P. riguardo il twist o svergolatura dell'ala. Non c'è alcuna torsione delle centine perchè ho messo all'interno due cimette che controventano le centine stesse. Ho anche inserito due piccoli strozzascotte sul boma per cui posso controllare perfettamente il twist. La vela inoltre si ammaina ordinatamente con grande facilitá, sempre grazie alle centine ed ha due mani di terzaroli che si possono prendere, per avere maggiore stabilitá, anche con la vela ammainata. |
Modificato da - Mario Falci in data 16/07/2013 14:19:45 |
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capelizzari
Segretario classe 10'
Prov.: Milano
Città: burago
942 Messaggi |
Inserito il - 16/07/2013 : 18:20:37
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Interessante, ma...non ho capito. Scusa la testa dura. Mi spieghi come lavorano le due cimette che controllano lo svergolamento? Ciao |
Carlo |
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Mario Falci
Moderatore
Prov.: Milano
Città: Milano
1559 Messaggi |
Inserito il - 16/07/2013 : 19:57:26
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| capelizzari ha scritto:
Interessante, ma...non ho capito. Scusa la testa dura. Mi spieghi come lavorano le due cimette che controllano lo svergolamento? Ciao
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Modificato da - Mario Falci in data 16/07/2013 20:01:28 |
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Mario Falci
Moderatore
Prov.: Milano
Città: Milano
1559 Messaggi |
Inserito il - 08/10/2013 : 01:04:26
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Inserisco nuove foto della vela alare dove si vedono ulteriori sviluppi e miglioramenti nel controllo del profilo alare.
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77,5 KB Si provano le due mani di terzaroli con il sistema delle cerniere. Questo permette di nascondere le pieghe del tessuto. Molto efficace, anche in navigazione, da un risultato pulito e aerodinamico all'ala. Immagine:
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74,32 KB Si vedono le cerniere applicate al profilo dell'ala ogni due centine. attraverso queste "finestre" è possibile accedere facilmente per la regolazione delle cimette che determinano il profilo dell'ala. Si vedono anche dei "serrafilo" utilissimi per regolare le distanze con un semplice cacciavite. Immagine:
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Per evitare di salire su una scala alta quanto l'ala mi è stato suggerito questo metodo per lavorare in piano. Devo dire che è servito moltissimo. |
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Mario Falci
Moderatore
Prov.: Milano
Città: Milano
1559 Messaggi |
Inserito il - 08/10/2013 : 01:22:27
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heritage1340
Utente Attivo
Prov.: Brescia
Città: Darfo Boario Terme
116 Messaggi |
Inserito il - 08/10/2013 : 11:30:33
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Complimenti ancora una volta mario, ma adesso parlacci di prestazioni/sensazioni, lati positivi/negativi, cosa si puù migliorare, dove e perchè, insomma come la vedi in generale, a sestri avevi dato una mano di terzaroli, o era montata più in basso rispetto alle prime foto? |
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Mario Falci
Moderatore
Prov.: Milano
Città: Milano
1559 Messaggi |
Inserito il - 08/10/2013 : 12:38:30
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| heritage1340 ha scritto:
Complimenti ancora una volta mario, ma adesso parlacci di prestazioni/sensazioni, lati positivi/negativi, cosa si puù migliorare, dove e perchè, insomma come la vedi in generale, a sestri avevi dato una mano di terzaroli, o era montata più in basso rispetto alle prime foto?
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Quando abbiamo alato le barche c'era un po' di vento ed ho voluto provare la vela con una mano di terzaroli. Andava bene ma meno degli altri che avevano vela piena. Abbiamo prima fatto un giro di prova per capire il percorso di regata. Prima della partenza ho tolto la mano di terzaroli ed è accaduto l'inghippo: non riuscivo più a distendere completamente la vela. Pur cazzando a ferro la drizza non sono riuscito. Poi ho scoperto che una cimetta interna che regola il twist si era incastrata. Comunque ho trovato la soluzione: tagliare una striscia di 10cm ed accorciare l'ala in modo da avere spazio sotto per distenderla. In questo modo potrò sempre cazzare bene e distendere come si deve il tessuto. Diminuirò di poco gli 8mq attuali. Ho notato anche che attualmente le stecche scorrono di qualche millimetro in balumina, sembra una stupidaggine ma ciò si traduce in un profilo non perfetto. Infine ho parlato con lo studio di Lodigiani e probabilmente il giusto angolo di attacco è tra i 5 e gli 8 gradi, io in regata cercavo i 15 gradi. Andiamo al rendimento: 1) la barca stringe bene, infatti facevo lo stesso angolo di Gustavo 2) velocità attuale di bolina inferiore a quella degli altri partecipanti al raduno di Sestri presumibilmente perchè il profilo ancora non è perfetto e perchè l'angolo d'attacco che uso è sbagliato. 3) velocità al traverso/poppa superiore ( secondo me)a quella di Gustavo ecc. credo perchè uso sempre la modalità laminare e non la semplice spinta sul tessuto. 4) indispensabile avere un segnavento perchè l'ala non da indicazioni sul cambio di direzione del vento o altri segnali tipici delle vele non steccate. 5) la compensazione dell'ala (area a prua dell'albero) ha aspetti positivi come quello di essere meglio disposta di poppa agevolando le strambate ( probabilmente diventeranno un ricordo le straorzate) e non ti fa sentire molto la scotta di randa ( per cui ti dà un falso senso di sicurezza) ma al contrario è molto più sensibile alle onde che fanno ondeggiare l'ala disponendola con angoli a caso rispetto il vento e facendo improvvisamente diminuire la velocità. Quando arriva l'onda (con poco vento) è meglio tenere il boma direttamente con le mani 6) grande senso di sicurezza per il fatto che l'ala si dispone anche a 180 gradi (con baluminina tutta verso prua) sventando eventuali raffiche di poppa e può prendere due mani di terzaroli in navigazione oltre al fatto che si può ammainare. 7) velocità di montaggio avendo boma incorporato e non avendo strallo e sartie. |
Modificato da - Mario Falci in data 08/10/2013 12:57:47 |
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