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Iaio

di Fabrizio Ferrari

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Costruiamo ora l'irrigidimento del compartimento di poppa:
Questo viene realizzato con una cornice di abete massello 20x20 mm .
Misurate quindi con il misuratore e realizzate la struttura. Posizionatela e fissatela con colla dove in
contatto con le fiancate. Riempite con un pezzo di poliuretano tagliato a misura lo spazio tra la
struttura e il fondo dello scafo incollandolo. Per tutti gli incollaggi utilizzate colla poliuretanica.
Posizionate la struttura a metà tra la paratia posteriore e lo specchio di poppa.
Installate ora il rinforzo superiore, al limite un po' scentrato per alloggiare bene il tappo stagno.
Riferitevi al disegno dei rinforzi e alla foto seguente.


Vista dei rinforzi dello schienale prima della chiusura
Costruiamo ora la paratia aperta:
Incollate in verticale sulla fiancata, a 50 cm dalla paratia anteriore quindi sopra alla paratia B del pozzetto, un travetto di legno 40x20 mm con colla poliuretanica (eccedete un pò,
deve sbordare fuori di lato durante l'incollaggio).
Collegate con un travetto dello stesso tipo le due fiancate restando a filo del bordo superiore. Bloccate con resina addensata. Incollate sotto un altro travetto dello stesso tipo e irrigidite il tutto con triangoli di compensato sp. 4 mm incollati con poliuretanica e fissati con la graffettatrice elettrica. Ogni lato deve avere un irrigidimento (due triangoli ogni spigolo).
con irrigidimenti triangolari in compensato marino 4 mm sugli spigoli. E' un metodo veloce e restituisce una struttura leggera e molto resistente. I triangoli hanno i lati uguali di 6 cm.
Ogni lato deve avere un irrigidimento (due triangoli ogni spigolo).
Rinforziamo le contro-fiancate:
Applicate i rinforzi indicati nel disegno 4 travetti verticali (40x10 mm) e i 3 (20x10 mm) orizzontali per ogni fiancata. Incollate i 20x10 sia sulla fiancata che sul piano di fondo del pozzetto.
Con l'ausilio del misuratore, rilevate le dimensioni della lastra di compensato sp.4 mm da applicare all'interno. Resinate il lato interno e incollatela ai travetti con colla poliuretanica.
La lastra comprenderà i travetti verticali citati, i travetti di fondo e il bordo alto della fiancata come nella immagine seguente.
Installate ora i rinforzi tra la paratia aperta e l'irrigidimento successivo. Fate riferimento alla foto seguente (nella foto vi sono anche tre supporti obliqui che nel disegno non ci sono ma che vi consiglio di mettere).
Contro-fiancata posizionata:
Alloggiamento albero
Viene realizzato con un tubo di polietilene diam. 63 mm. Vi sono due posizioni in cui poter alloggiare l'albero per permettere un centraggio ottimale della barca.
La mia base d'albero ha un diam. di 50 mm quindi ho realizzato due bendaggi con tessuto di fibra per compensare il diametro.
Sul fondo della prua si sistema una base di legno sp.20 mm e al di sopra un'altra asse sp.20 con i due fori realizzati con una fresa a tazza.
Nel disegno seguente potete osservare l'alloggiamento per l'albero assemblato. Sulla sommità del compartimento di prua viene installata un'asse in abete di larghezza 10 cm e spessore 1 cm. Viene tagliata e rastremata in modo da adattarsi al bordo superiore dello scafo e infine bloccata con la resina.
Timoneria
E' un po' laborioso...non perdetevi d'animo e fate riferimento alla tavola cad per le misure.
Iniziate a tagliare i due pezzi che costituiscono la parte più interna, sovrapponeteli dopo averli incollati con colla poliuretanica.
Tagliate gli altri due pezzi che costituiscono il rinforzo della parte superiore (non immersa). Sovrapponeteli ed incollateli. Carteggiate e impregnate con resina.
Incollate due pezzi di polistirene estruso da 20 mm (Leroy Merlin reparto edilizia) di spessore sulla
parte inferiore con colla poliuretanica, premendo durante l'incollaggio (prima dell'incollaggio irruvidite la faccia del polistirene).
Con carta vetrata a grana molto grossa, taglierino o altro utensile a vostro piacere (vi consiglio una raspa da legno usata con attenzione e senza premere eccessivamente) sagomate il polistirene a formare un profilo aerodinamico che somigli alla immagine seguente (NACA 0012 che mantiene portanza ad angoli di incidenza alti), anche se i puristi della aerodinamica a questo  punto inorridiranno. Lo spessore totale, nella parte più spessa, dovrebbe essere circa 30 mm.
(io ho realizzato una dima in legno e poi ho tagliato il poliuretano con il filo caldo) Dopo averlo lisciato a dovere, sovrapponete il tessuto fibra vetro leggero (almeno due strati) impregnando ogni strato di epossidica.
Tagliate i tre pezzi che compongono il pezzo superiore (driver timone), sovrapponeteli e incollateli.
Praticate i due fori e resinate il tutto. Praticate nel timone e nel pezzo superiore uno scasso pari a metà della larghezza del pezzo superiore. Incastrate bagnando con resina poi cordolate con resina addensata. VARIANTE: in fase di realizzazione io ho optato per un semplice tubo di alluminio, cosa che vi consiglio vivamente (però rinforzate un po' il punto di inserimento con due “rondelle” in legno, una per ogni lato del timone) Preparate i 4 pezzi che compongono la parte sollevabile della timoneria e incollateli con vinilica D3 (con pesi). Carteggiate e resinate.
Posizionate gli agugliotti e la barretta blocca timone sulla parte mobile e le femminelle sul timone.
Forate la parte sollevabile come indicato nel disegno, posizionate il perno in metallo e resinatelo in posizione. Fissate la parte al rinforzo superiore dello specchio di poppa con due cerniere in acciaio inox (60x80 mm).
In posizione corrispondente al perno in metallo, praticate un foro passante sullo specchio di poppa per l'alloggiamento del perno in posizione di navigazione.
Per evitare l'entrata dell'acqua, costruite attorno al foro all'interno del gavone di poppa, una struttura che non ne consenta il passaggio ma che non ostacoli il posizionamento del perno. Il foro deve essere abbastanza preciso.
Posizionato il timone, installate i condotti per i tiranti del timone realizzati con tubazione elettrica rigida diametro 16 mm. Per il driver del timone ho utilizzato un pezzo di tubo di alluminio e non i pezzi disegnati a cad...scegliete voi la soluzione che preferite Forate la paratia aperta e posizionate la barra in acciaio inox diam. 10 mm. L'estremità bassa della bassa si incastrerà nell'appoggio di base. Non ci sono misure, fate riferimento alla foto.
 In posizione alzata:
Il comando del timone è costituito da una barra dialluminio diam. 35 mm
(o similare) con foro passante da 10 mm.
L'altezza corretta è mantenuta tramite due spezzoni di tubazione
rigida da elettricista da 16 mm, la stessa usata per guidare i cavi di comando del timone.
Installate ora le guide per i cavi del timone e dello specchio mobile di poppa. Utilizzate una tubazione per impianti elettrici diam.16 mm. Fate riferimento alla immagini seguenti.
Qualche immagine del timone finito:

 

lo stick con la palla in gomma gialla è stato acquistato.
Deriva:
La deriva è stata recuperata da altre mie realizzazioni quindi vi dirò solamente che ha una corda di 21 cm, un profilo NACA0012. La sua lunghezza è di 100 cm e lo spessore di 20 mm E' stata costruita incollando 10 listelli di abete 20x20 mm sino a raggiungere la corda, infine è stata piallata per raggiungere il profilo desiderato.

Importante è il distanziale che occupa metà dello scasso di deriva in modo che si possa avanzare o arretrarne la posizione (foto).

In posizione è così:


Vedete il foro in posizione arretrata lasciato libero per la deriva.
COMMENTI FINALI DOPO IL VARO:
– la barca va abbastanza bene. Bolina in modo efficiente ed è perfettamente centrata (con il mio armo nel foro più verso prua e la deriva in posizione arretrata), quindi vira senza fatica e non ha la tendenza a mettersi in bandiera con il vento.
– I calcoli di bilanciamento sono corretti e lo scafo rimane perfettamente orizzontale con il pilota in posizione
– lo sforzo sui pedali è decisamente inferiore a quanto mi aspettassi
– la posizione con il pilota seduto nello scafo è resa un po' scomoda dalla eccessiva inclinazione laterale dello scafo. Ho quindi provveduto a costruire un sistema per abbassare gli amas che vedete nella foto (-circa 8 cm). Con questa modifica lo scafo è ora equilibrato e la conduzione più piacevole.
– con la modifica indicata, gli stabilizzatori si sono anche spostati un po' all'esterno (10 cm circa) e questo ha ulteriormente modificato la stabilità. Si riesce a stare all'interno anche con venticelli sostenuti ovviamente a patto di non cazzare troppo. E' un punto interessante per predisporre gli agganci per le sartie per l'albero in caso di vela più grande.

le cose che sarebbero da migliorare:
– lo scafo centrale è troppo pesante. Cercate di costruire diminuendone il peso.
– le barre filettate sporgenti generano problemi durante il carico sulle barre della macchina, è consigliabile adottare una soluzione alternativa.
– La vela non è ovviamente competitiva e la sua superficie sarebbe da incrementare....ma a me piace così!
– il timone si è rotto (non in acqua ma durante il montaggio) ed è stato sostituito da un timone costruito come la deriva e fresato nella parte superiore. Vi consiglio di adottare da subito questa soluzione.

Buon lavoro!!!

Fabrizio
Pagina presentazione piani gratuiti

(i piani comprendono il pdf di queste due pagine)

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