Iaio

di Fabrizio Ferrari

Costruzione del trimarano IAIO Vai a pagina 2
I trimarani hanno alcuni indubbi vantaggi rispetto ai monoscafi principalmente in termini di stabilità.
Hanno però anche svantaggi, tra cui il tempo richiesto per il loro assemblaggio.
Questo trimarano è stato pensato con l’intenzione di ridurre il più possibile gli svantaggi e renderne comodo l’utilizzo.
Le principali caratteristiche sono:
- pilota seduto all’interno. Questo permette una visuale ottima del campo di regata e una minore resistenza al vento. La posizione risulta molto comoda nelle regate vento debole-medio;
- possibilità di spostare il peso del pilota sul trampolino laterale in condizioni di vento più sostenuto;
- timone con pedaliera per avere le mani libere e con stick quando il pilota è fuori sul trampolino:
- timone sollevabile:
- albero senza sartie a tutto vantaggio della sicurezza e vela da 5.85 mq (laser radial). Il tri è comunque facilmente adattabile ad un albero insartiato;
- comodi rinvii di tutti i comandi a portata di mano del pilota;
- albero e deriva a posizione variabile per consentire un buon centraggio;
- amas da 65 litri immergibili con il peso del pilota che agevolano il raddrizzamento in caso di scuffia;
- numerosi compartimenti stagni per aumentare la sicurezza
- montaggio completo senza alcun utensile.
Vi dico subito che se state cercando un progetto assolutamente tecnologico, super-performante, leggerissimo e volete lavorare con carbonio e sistemi sotto-vuoto, la costruzione qui descritta non fa per voi.
Se invece volete un barchetta abbastanza robusta, facile da costruire, comoda e vi piace lavorare con il legno, questo progetto forse vi piacerà.
 
A chi si cimenterà nella costruzione offro chiarimenti alla mia mail:

Alcune avvertenze dato che viviamo in un paese litigioso:
QUESTO PROGETTO PUO ESSERE UTILIZZATO LIBERAMENTE PER LA COSTRUZIONE
DELLA PROPRIA IMBARCAZIONE.
Significa: Il progetto è gratuito e lo metto a disposizione di quanti vogliano costruirsi la propria imbarcazione. Non è consentito l’utilizzo del progetto per qualunque scopo differente da quello appena menzionato. Quindi il progetto non può essere venduto o pubblicato in rete o su siti differenti da www.diecipiedi.it senza il mio consenso.
Sono ammessi i link.
IL PROGETTISTA NON E’ UN PROFESSIONISTA E NON PUO' GARANTIRE PRESTAZIONI E ADEGUATEZZA DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA.
Significa: Non sono un professionista della progettazione nautica (faccio altro nella vita) quindi sappiate che non garantisco prestazioni, ne tanto meno che la barca che ne risulterà sia sicura dal punto di vista della sicurezza. La barca è stata progettata cercando di renderla sicura, ma questo dipende da numerosi fattori che sfuggono al mio controllo tra cui la accuratezza della sua costruzione (non posso controllare ciò che fate) e la vostra capacità di utilizzo di una barca a vela.
IL COSTRUTTORE SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA NELLA VALUTAZIONE DEL PROGETTO, DURANTE LA REALIZZAZIONE E NEL SUO SUCCESSIVO UTILIZZO.
Significa: Dovete valutare il progetto “sulla carta” leggendo questo documento e consultando i disegni allegati. Se iniziate la costruzione significa che lo ritenete idoneo. La responsabilità è quindi interamente vostra durante la fase di valutazione, costruzione ed utilizzo.
Per finire, alcune raccomandazioni:
- Utilizzate la vela prescritta. Qualsiasi maggiorazione della superficie comporterà un peggioramento degli standard di sicurezza (magari siete bravissimi e la conduzione risulterà comunque sicura, ma pensateci su) e potrebbe inoltre comportare una rottura del supporto dell’albero. Se proprio volete avere più vela, installate agganci per le sartie sulle traverse in alluminio e un punto di aggancio per lo strallo a prua;
- Stipulate una polizza per i danni a terzi che potreste provocare;
- Uscite in compagnia e con condizioni meteo alla vostra portata indossando sempre un giubbetto salvagente e portate con voi sempre un remo e una drizza robusta da 10 m.
A proposito...”Iaio” era il soprannome del mio meraviglioso papà.

PRIMA DI COMINCIARE... il “misuratore”
Vi consiglio di realizzare un semplice utensile con il quale potrete rilevare esattamente le misure di paratie, rinforzi e altre parti in modo da controllare quanto riportato sui disegni ed eventualmente correggerlo. Vi allego quindi una foto che credo sia più utile di tante parole.

Il funzionamento è banale, allargate fino a toccare le parti, serrate il galletto, rimuovete e misurate
tra le punte metalliche con il metro.

STABILIZZATORI LATERALI

NOTA PRIMA DI INIZIARE: i disegni delle paratie, di rinforzi e di altre parti vanno presi
“con le pinze” nel senso che vi consiglio di realizzare prima una dima con il cartoncino sulla
base delle misure indicate nei disegni e confermate con il vostro misuratore.
Poi non dite che non vi avevo avvisato...

Seguendo le indicazioni della tavola 3, realizzate una dima di cartoncino per ogni pezzo.
Sovrapponendo la dima sul foglio di compensato, segnate e tagliate i pezzi necessari.
Cominciate assemblando i due pezzi che costituiscono il fondo. Il metodo è sempre quello del cuci
e incolla.
Per chi non lo conosce, praticate due fori adiacenti (diam. 1.5 mm) a distanza minima dal bordo e
legate con filo sottile di ottone stringendo con una pinza. Distanziate le cuciture di circa 15 cm.
Resinate tra una legatura e l’altra cercando di non sporcare di resina le legature stesse.
Usate un impasto resina-addensante abbastanza fluido ma che non coli.

A resina addensata, rimuovete le cuciture con un piccolo tronchese e pinzetta e resinate le parti restanti.
Realizzate le cordolature interne senza esagerare con lo spessore.
Segnate e tagliate le tre paratie interne in compensato, posizionatele e fissatele con resina.
Nastrate gli spigoli esternamente con fettuccia in fibra vetro da 2 cm imbevuta con resina non addensata.
Installate i rinforzi del bordo superiore e delle paratie con barra in legno di pino o altro più leggero (ottimi i listelli di Samba da 20x5 mm. molto leggeri).
La paratia a 60 cm da prua e quella a 140 cm da prua devono creare i 3 compartimenti stagni di cui ogni amas è dotato, quindi la resinatura deve essere accurata e completa fino sul fondo.
La paratia piccola (15 cm da poppa) invece deve mantenere uno spazio non resinato sul fondo.
Siete a questo punto nella condizione della foto seguente.
Impregnate il compensato sia internamente che esternamente con la resina.

Da una lastra di poliuretano da edilizia (spessore 3 cm) ricavate le tre paratie aggiuntive. Le misure potete rilevarle voi.

Posizionatele così:
la prima a metà tra la prua e la prima paratia.
La seconda a metà tra la prima paratia e la seconda.
La terza a metà tra la paratia più grossa e quella più
piccola di poppa.
Tenetele a filo con la parte bassa del listello di samba che avete utilizzato per irrigidire il bordo superiore della fiancata. Fissatele con colla poliuretanica.

Fissate i due rinforzi superiori ricavati da un listello di legno di abete da 20x20 mm. Resinate in modo da rinforzare il punto di unione tra il rinforzo e il listello della fiancata. Incollate anche il listello di rinforzo con la paratia in poliuretano con resina addensata.

Incollate ora i listelli di supporto sulle tre paratie in
compensato. I listelli sono da 20x20 mm in abete e devono essere incollati lateralmente alle tre paratie e a filo con la parte alta della fiancata. Siamo ora arrivati alla sequenza illustrata sotto (partendo da prua):

paratia in compensato a 60 cm da prua con i listelli superiori 20x20 mm

paratia in polistirene tra le due paratie in compensato a 60 cm e 140 cm da prua con listello superiore 20x20 mm
 

paratia in compensato a 140 cm da prua con i due listelli superiori 20x20 mm paratia in polistirene tra le due paratie in compensato a 140 cm da prua e 15 cm da poppa con listello superiore 20x20 mm
 

paratia in compensato a 15 cm da poppa con il listelli rispettivamente 20x20 mm (a sinistra) e 20x5
mm (a destra) della paratia. Listello da 20x5 mm anche sullo specchio di poppa.
vista totale:

       
Chiudiamo ora l’ama
Posizionate lo stabilizzatore su un foglio di compensato e segnate il contorno.
Con un pennarello, segnate con attenzione la posizione delle tre paratie in compensato. Vi servirà per il posizionamento dei supporti delle traverse.
Resinate la parte interna della copertura e incollate con resina addensata prestando attenzione a distribuirla in tutti i punti a contatto con la copertura stessa.
Quando essiccata, sbordare l’eccedenza, carteggiate e correggete con resina addensata, se necessario, il bordo superiore dello stabilizzatore.
Resinate la parte esterna della copertura. Rifinite.

Costruiamo ora i punti di aggancio delle traverse.
Prendete una traversa (alluminio diam. 45 mm sp. 2.5) e ricoprite i primi 50 cm con tre giri di carta forno fissandola con scotch di carta (poco).
Avvolgete una fettuccia di tessuto fibra vetro resinando mano a mano. Dovete fare almeno 2 strati.
Quando reticolata, rimuovete il cilindro e tagliatene quattro pezzi da 10 cm.
Appoggiate ogni pezzo sulla carta forno e versate resina addensata ma un po’ fluida in modo da fare un fondo di chiusura da 1 cm. Lasciate reticolare.
Da una tavoletta di legno di abete (spessore 20 mm)
ricavate 8 pezzi da 100x80 mm che serviranno per
ambedue gli stabilizzatori.
Incollate con resina addensata questi supporti a due a
due, prima tra di loro e poi sul deck con la mezzeria
in corrispondenza della paratia a 15 cm da poppa e
con la paratia a 60 cm da prua.
Inserite quattro viti in inox per ogni supporto, in
modo da fissare i pezzi 80x80 ai rinforzi posti di
fianco alla paratia.
supporto e tubo traverse prima della resinatura (stondate prima gli spigoli come indicato nel disegno
seguente)


Inserite i terminali cilindrici appena costruiti sulle due traverse in alluminio, posizionate gli amas capovolti su un  pavimento piano e centrate il tutto. Incollate i cilindri ai supporti con resina addensata (poca, giusto per farli stare fermi). Quando reticolata, rimuovete con attenzione letraverse, avvitate delle viti auto filettanti in acciaio inox nei
supporti assicurandovi che arrivino in profondità (fare pre-foro con trapano) come indicato nel disegno seguente usando 3 viti per ogni lato con una angolazione di circa 45 gradi. Un terzo della vite dovrà rimanere fuori dal supporto in legno (come nel disegno) e i 2/3 avvitati nel legno.
Resinate di lato (parte verde nel disegno seguente).

Intanto che resinate, sistemate anche tre strati di fettuccia in fibra vetro abbastanza spessa, in modo da rinforzare l'alloggiamento della traversa tubo (arrivate almeno fino allo spigolo indicato dalle frecce).
  A questo punto carteggiate accuratamente i due amas,
stuccate ecc. ecc. (che noia...) e verniciate il tutto del colorepreferito con smalto poliuretanico catalizzato (2 mani).
Consiglio di applicare la vernice mediante un piccolo rullino
con setola per solvente.
Aggancio traverse finito e stabilizzatore finiti

 

 

 

 

 
     
SCAFO CENTRALE
Seguendo le indicazioni della tavola 1, realizzate una dima di cartoncino per ogni pezzo.
Sovrapponendo la dima sul foglio di compensato, segnate e tagliate i pezzi necessari.
Iniziate assemblando i due pezzi della chiglia, unite poi i due pezzi del fondo scafo ed infine le due fiancate e lo specchio di poppa.
Quest'ultimo deve avere un discreto spessore per sopportare lo sforzo del timone. Tagliate quindi 4 pezzi uguali da 4 mm di spessore e sovrapponeteli incollandoli con resina poco addensata oppure con colla vinilica D3 o D4 (usate dei pesi).
Se avete un pezzo di compensato marino di idoneo
spessore potete ovviamente evitare questa fase.
Il pezzo di compensato che vedete posto in orizzontale tra le due paratieè solo temporaneo.
Ora capovolgete lo scafo e posizionate le due paratie resinandole con un bel cordolo di resina.
Siete ora in questa condizione:
Proseguite nastrando le giunture esterne con nastro in fibra vetro da 30 mm bagnato con resina.
Veniamo ad un punto delicato: la linea di
fondo pozzetto
.
Capovolgete lo scafo su un piano livellato e segnate la linea del fondo pozzetto a 38 cm dal piano come indicato nella figura.
Segnate sulla superficie esterna della fiancata e praticate un foro con una punta fine (1-1,5 mm) ovviamente nella sola zona del pozzetto e non nei compartimenti di prua e poppa.

Tagliate a misura un listello in abete 20x10mm e posizionatelo con la parte superiore in corrispondenza dei fori che avete praticato, la parte superiore deve stare a 36 cm dal bordo superiore dello scafo.
Con il trapano forate in corrispondenza della parte superiore del listello.

I due fori saranno utilizzati per legare il listello e farlo aderire perfettamente alla fiancata durante l'incollaggio.
Preparate e un numero di pezzi di filo di ottone quante coppie dei fori avete praticato, incollate con colla poliuretanica e usate i fili di ottone stretti con una pinza per fare aderire il listello alla fiancata.

Le due immagini seguenti riassumono il procedimento (spero in modo chiaro).

I due listelli saranno fondamentali per il posizionamento del fondo del pozzetto.

A 45 cm dalla paratia posteriore deve essere posizionata una paratia in compensato sul fondo pozzetto (paratia A). Tagliate il pezzo con le misure indicate nel disegno allegato. Praticate due piccoli scassi alle due estremità superiori per adattarsi al listello del fondo pozzetto e posizionatela con il solito cordolo di resina.

A 72 cm dalla prua deve essere posizionata la paratia B. Stesso discorso di prima (no foto).
Tagliate ora due listelli 30x10 mm e incollateli con colla poliuretanica sul bordo superiore del pozzetto. A 25 cm dalla paratia anteriore il profilo dello scafo cambia inclinazione, praticate quindi un taglio a cuneo per facilitare la piegatura del listello.
Bloccate con morsetti fino ad incollaggio avvenuto.
Ora tagliate, posizionate, resinate e irrigidite con i listelli 20x20mm il bordo superiore delle paratie A e B (foto seguente)

Incollate i supporti per il fondo pozzetto sulla parte interna delle due paratie principali  anteriore e posteriore (solito listello 20x20 mm).
L'appoggio per il fondo del pozzetto è così terminato.

 

Costruiamo la scatola della deriva. La mia deriva ha una larghezza di 21 cm e uno spessore di 2 cm. La scatola avrà una dimensione interna utile di 21+20=41 cm di larghezza per consentire lo spostamento della deriva per il centraggio della barca e 2+0,2=2,2 cm di profondità.


Praticate l'apertura rettangolare sul fondo della carena per la deriva con centro a 150 cm da poppa.
Incollate i due listelli corti sul fondo (basso) e incollate il tutto sul fondo dello scafo. Centrate con la deriva e controllate l'ortogonalità, poi inserite e resinate i due listelli lunghi superiori che vanno da una paratia del pozzetto all'altra

(da paratia A a paratia B). Misurate voi la lunghezza dei listelli superiori. Per quanto riguarda quelli inferiori potete tagliarli in modo che sporgano un paio di cm da ogni lato della scatola della deriva. Trovate voi il modo di connettere i listelli lunghi superiori alle paratie A e B. Ovviamente l'estremo superiore dei listelli lunghi deve essere a filo con i listelli delle paratie in modo da consentire il successivo incollaggio del fondo.
Siete ora nella condizione della foto a lato.
Resinate accuratamente e abbondantemente il punto di unione della scatola con lo scafo.
 

Provvedete ora a rinforzare gli spigoli interni della carena con tessuto fibra vetro (in pratica ripetete il lavoro fatto sugli spigoli all'esterno) eresinate lo scafo internamente.

Installate i seguenti rinforzi:
– (R1) tra la paratia B e la paratia
anteriore
– (R2) a lato della scatola deriva
– (R3) a lato della scatola deriva
– (R4) a lato della scatola deriva
– (R5) tra la paratia A e la paratia posteriore

I rinforzi R1 e R5 sono costituiti da un traversino 20x20 mm sopra una paratia in poliuretano. Trovate voi il modo di connettere i listelli di rinforzo ad es. con piccola mensola triangolare o con un piccolo traversino a cui
appoggiare il listello.
Rilevate ora le misure e realizzate la sagoma in poliuretano (spessore 40 mm) delle tre paratie.
Installatele con schiuma poliuretanica.
Resinate poi tutto lo scafo all'interno.


Una vista del disegno del pozzetto finito...

e del pozzetto reale prima del
posizionamento del fondo...
Provvediamo ora al posizionamento del fondo. Anche questo pezzo è compensato 4 mm marino. Usate il misuratore per
disegnare il profilo esatto sul foglio di compensato. Segnate, tagliate e resinate la
parte che andrà all'interno. Incollate con resina addensata sul listello perimetrale (30x10 mm) della
carena e con abbondante colla poliuretanica su tutte le altre parti. Posizionate dei pesi durante l'incollaggio.
Ad incollaggio avvenuto resinate la parte esterna e
realizzate un cordolo di resina non molto addensata sul bordo del fondo (poco addensata perché penetri bene tra il bordo della lastra di fondo e la fiancata, casomai fate poi un altro passaggio con resina più densa).
Con listelli 20x10 mm  irrobustite il bordo dello scafo nelle zone di prua e poppa.
Siete ora a questo punto:

Ora capovolgete lo scafo e con un punta da trapano lunga praticate un foro nel fondo pozzetto.
Allargate lo scasso della deriva, carteggiate e rifinite i bordi con resina poco addensata.
Alloggiamento delle traverse
Nella tavola n. - varie trovate le misure dei pezzi necessari. Io ho incollato con resina più pezzi per arrivare allo spessore desiderato (4 cm). Non dovete però interrompere il rinforzo 30x10 del bordo alto della carena.
Incollate le varie parti seguendo lo schema.
Praticate poi un foro con la fresa a tazza del diametro della traversa (45 mm). Tagliate i due bordi con un seghetto a mano,
rifinite con lima e proteggete con resina.
Praticate due fori per le barre filettate (diam 6 mm) profondi 7
cm. Le barre sporgeranno di 1,5 cm.
A questo punto con dei tappi delle bottiglie dell'acqua minerale mi sono costruito le parti filettate per bloccate latraversa in sede.
Fate un foro centrale, posizionate un dado in inox fissandolo con un po' di collante cianoacrilico.
Colate poi la resina intorno, imprigionando così il dado.
Preparate poi le 4 barrette forate in alluminio
spessore 5 mm.
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