Vi consiglio di non modificare i miei
piani perchè sono stati disegnati dopo l’esperienza di 2 prototipi.
Nel progettare questo 10’ mi sono
ispirato principalmente alle linee d’acqua della Star con un grosso occhio
anche agli Scow americani.
Per la sezione ho adottato quella rettangolare, come nelle barche
progettate da Bolger, questo mi permette di dare lo sviluppo del fasciame
con estrema precisione, ed è molto comodo per un autocostruttore.
Non so quale barca vincerà il prossimo campionato della Classe 10’ ma,
quasi certamente, non sarà un monoscafo.
I multi oramai incominciano a vincere e probabilmente questa tendenza sarà
confermata nei prossimi anni.
Perchè allora progettare e costruire un monoscafo?
E’ semplice, un monoscafo è più facile da progettare, da costruire, da
trasportare, da montare e da riporre quando non lo si usa, poi, se ben
costruito, non è lento e in certe condizioni di vento può diventare molto
competitivo.
Quello che vi propongo non è un
disegno-progetto di difficile interpretazione, ma un semplice manuale
pensato per l’autocostruttore alle prime armi.
Per poterlo meglio interpretare vi
consiglio di stamparlo su carta.
Tutti i passaggi sono ben descritti e sono dettati dall’esperienza di altre
realizzazioni.
ATTENZIONE
Il progetto è libero, se qualcuno
decide di costruire questa barca, gradirei comunque essere informato per
poter dare un numero progressivo alle nuove costruzioni.
LISTA DEI MATERIALI
N° 3 fogli di compensato 310x155x0,6
Circa 40 m. di listelli di abete (senza nodi) 2x2 cm.
Per incollare io uso la colla poliuretanica “Mastro d’ascia” della Saratoga,
è in tubetti tipo silicone.
Per impregnare, per nastrare e per stuccare consiglio la resina epossidica.
35 m. di nastro di fibra di vetro alto 10 cm.
Roberto Prina
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