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Epar
Utente Medio
Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano
46 Messaggi |
Inserito il - 24/02/2014 : 18:32:33
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| luca10ft ha scritto: Parallelamente si vedono uscire i bambini della scuola di vela, che ridono e si divertono a bordo dei loro minuscoli Optimist che compaiono e scompaiono tra onde come fossero sulle montagne russe.
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È vero, ed è una poesia guardarli. |
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FABIOS
Utente Senior
Città: LUGANO
358 Messaggi |
Inserito il - 24/02/2014 : 21:27:36
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ho visto uscire gli optimist sul lago in Gennaio sotto la neve questo è avere coraggio e voglia di imparare !!!
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Jacopo
2014 Winner
Prov.: Milano
Città: Milano
590 Messaggi |
Inserito il - 10/03/2014 : 11:33:20
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Buongiorno a tutti. Domenica 9 marzo: giornata di sole dalla temperatura primaverile. Tutti a Porto Ceresio ! Ma tutti chi ? Eravamo in quattro in acqua: Carlo, Mario, Cesare ed io !!!! Ci siamo divertiti un sacco: Mario e' riuscito a scuffiare a terra, Carlo ha collaudato il nuovo catamarano (una bomba) e noi ..................
E noi ? ........... Un disastro totale !!!!!!! Alla prima prova con vento, Taurua si e' dimostrata docile quanto un cavallo imbizzarrito. Si parte al traverso e, fin qui', tutto bene! Proviamo a virare: nonostante tutti gli sforzi imposti al povero timone, e neppure aiutandolo con una pagaia, a virare non ci pensava proprio. Ma nemmeno a pedate. "Va bene, penso con i miei bravi ragionamenti da progettista giudizioso, avro' sbagliato il centraggio. In fondo puo' capitare, tutti possono sbagliare". In attesa di mettere a posto il centro velico, decido di abbattere in poppa. La barca poggia agevolmente fino ad una andatura di gran lasco e li' si pianta rifiutandosi categoricamente di abbattere. "E no, porca Eva, se prima era poggera, perche' ora e' diventata improvvisamente orziera" ? Pur essendo ormai perso nei miei ragionamenti, mi sono in un attimo reso conto che eravamo ormai prossimi a fiondarci nel bel mezzo della facciata di una simpatica casetta in riva al lago. Nel momento in cui mi sono reso conto che il padrone di casa non avrebbe certo gradito una violenta intrusione nel suo salotto buono, ho chiesto a Cesare di ammainare al volo. Il rientro alla base, a suon di pagaie, e' stato tutt'altro che agevole. La velocita' a remi era buona e lo sforzo non eccessivo, ma non ne voleva proprio sapere di andare nella direzione voluta, proprio come a vela. Disastro !!!!!! Vi confesso che, se in quel momento avessi avuto a disposizione un camino acceso di generose proporzioni, ce l'avrei infilata dentro.
Il punto dolente e' che il problema e' del tutto incomprensibile.
Ma forse no ! Probabilmente sto cominciando a capire qualche cosa. Vedremo. Alla prossima. Ciao a tutti Jacopo
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Modificato da - Jacopo in data 10/03/2014 11:33:49 |
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Mario Falci
Moderatore
Prov.: Milano
Città: Milano
1559 Messaggi |
Inserito il - 10/03/2014 : 16:00:32
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Azzardo delle ipotesi partendo dalla barca con vele ammainate: c'era vento e probabilmente l'opera morta opponeva resistenza. Avevate, anche con le pagaie, abbassato la deriva?
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Jacopo
2014 Winner
Prov.: Milano
Città: Milano
590 Messaggi |
Inserito il - 10/03/2014 : 18:58:41
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Si', credo anch'io. Infatti la prova senza vele e' da considerarsi determinante. Ho provato a pensare l'opera morta come un profilo alare verticale. Si tratterebbe di un profilo biconcavo, simmetrico composto da due archi di cerchio. In pratica e' l'intersezione di due cerchi che formano un menisco con corda di 520 cm e freccia di 2x33 cm. Questo profilo, quando venisse investito da un fluido con un angolo di incidenza di 45° rispetto alla corda genererebbe una forza laterale applicata al suo centro di pressione che si trova a circa 1/4 della corda. Dato che il centro di deriva lo supponiamo approssimativamente al centro dello scafo, otteniamo una coppia a poggiare che giustificherebbe pienamente quanto avvenuto. Dato che si tratta di un profilo perfettamente simmetrico, si verificherebbe un fenomeno del tutto analogo con vento a 135°, ma esattamente ribaltato: quindi con applicazione di una coppia a orzare.
C.V.D.
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A questo punto si trattera' di provare con differenti piani velici e differenti posizioni della deriva. I lavori proseguono (per questa volta non la mettero' nel camino) Ciao a tutti Jacopo
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Epar
Utente Medio
Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano
46 Messaggi |
Inserito il - 10/03/2014 : 19:59:33
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| Jacopo ha scritto:
Questo profilo, quando venisse investito da un fluido con un angolo di incidenza di 45° rispetto alla corda genererebbe una forza laterale applicata al suo centro di pressione che si trova a circa 1/4 della corda.
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Una domanda forse stupida, ma: perché individui il centro di pressione ad 1/4 dalla prua o dalla poppa? |
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Jacopo
2014 Winner
Prov.: Milano
Città: Milano
590 Messaggi |
Inserito il - 10/03/2014 : 22:25:33
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Perche' e' un valore medio, statisticamente parlando, che si ritrova sulla maggior parte dei profili simmetrici. Chiaramente potrebbe essere un 22% come pure un 28%. Non volevo, in questo caso, fare una misura precisa, ma solo esprimere in senso generico quella che potrebbe essere una causa probabile di quanto ci e' successo. Ciao a tutti Jacopo
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Epar
Utente Medio
Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano
46 Messaggi |
Inserito il - 11/03/2014 : 08:26:53
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Capisco. In ogni caso si andrebbe a generare una coppia.
Mica dici che è un problema che potrebbe interessare la chica che sto pensando io? |
Modificato da - Epar in data 11/03/2014 19:42:43 |
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Jacopo
2014 Winner
Prov.: Milano
Città: Milano
590 Messaggi |
Inserito il - 11/03/2014 : 22:19:56
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Non credo. E questo per due motivi: uno, sperimentale, in quanto in Chica de las olas non ho mai notato il minimo comportamento strano. Il secondo e' supportato dal fatto che si tratta di due carene completamente differenti: Chica ha una carena triangolare che rappresenta un lungo piano di deriva esteso longitudinalmente, mentre Taurua ha una carena a doppio spigolo con una grande percentuale di fondo piatto e, quindi, con un piano di deriva praticamente inesistente. Taurua ha la possibilita' di montare una deriva in qualsiasi punto dato che si aggancia alla fiancata. Faro' sicuramente affidamento su questa possibilita' per tentare di risolvere il problema. Sara' certo un bel lavoro in piu' il dover frequentemente spostare la deriva alla ricerca del migliore assetto, ma almeno le possibilita' di regolazione sono estremamente ampie. Vedremo che succedera' alle prossime prove. Ciao Jacopo
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Epar
Utente Medio
Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano
46 Messaggi |
Inserito il - 12/03/2014 : 06:11:11
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| Jacopo ha scritto:
Non credo. ....... Chica ha una carena triangolare che rappresenta un lungo piano di deriva esteso longitudinalmente...
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Sospettavo quanto dici, volevo il tuo autorevole parere. Grazie. |
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paolo
Utente Normale
10 Messaggi |
Inserito il - 02/05/2017 : 07:45:57
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curiosavo in giro ed ho visto il post, anche se di qualche anno fa. Sto attrezzando una polinesiana a vela, lo scafo è un oc4 makaha outrigger connection e la vela una tradizionale chela di granchio. Se qualcuno è ancora interessato, vi tengo aggiornati sugli sviluppi. Saluti! |
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Jacopo
2014 Winner
Prov.: Milano
Città: Milano
590 Messaggi |
Inserito il - 02/05/2017 : 10:42:19
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Nei prossimi giorni trasferiro' Taurua a casa di Cesare, a Conturbia, da dove proseguiremo la messa a punto. Sono certamente interessato. Ciao, grazie Jacopo
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paolo
Utente Normale
10 Messaggi |
Inserito il - 02/05/2017 : 13:30:09
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queste sono immagini della vecchia attrezzatura
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paolo
Utente Normale
10 Messaggi |
Inserito il - 02/05/2017 : 13:31:56
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qualche particolare:
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Jacopo
2014 Winner
Prov.: Milano
Città: Milano
590 Messaggi |
Inserito il - 02/05/2017 : 18:47:51
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Bella Va'ha, complimenti Paolo. In quale parte del mondo la tieni ?
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paolo
Utente Normale
10 Messaggi |
Inserito il - 03/05/2017 : 06:59:37
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In Versilia, al porto spiaggia di Lido di Camaiore,
https://www.facebook.com/pg/Assonautica-Lucca-Versilia-225509304306215/about/
La canoa è hawaiana, una OC4 da surf,
https://www.youtube.com/watch?v=iQwcvz6_Yik
L'anno scorso ho provato l'attrezzatura velica convenzionale con un albero in carbonio senza sartie. In generale va bene ed è molto maneggevole, ma ho l'impressione che la barca possa sostenere più vela di quella attuale, così sto passando ad una tradizionale "crab claw sail" con albero insartiato e circa 9 mq di tela che, velaio permettendo, dovrebbe essere pronta a breve, oltre a lievi modifiche di attrezzatura e trampolino più grande in tessuto.
Ho letto i post qui sopra è mi lascia perplesso il fatto che la tua sia difficilmente governabile con la pagaia, dato che a me sembra addirittura più facile e sensibile rispetto al timone di una barca. Credo che il fatto sia legato all'"avanzamento", ovvero alla distanza longitudinale fra centro velico e centro di deriva che, se in una barca statisticamente ha valori prossimi al 12/13% della lunghezza al galleggiamento, qui va ridotto addirittura quasi a zero, se non addirittura negativo (dipende dalla superficie velica e dalla grandezza dalla pagaia). Ne risulta una barca spiccatamente orziera e, in questo modo, si utilizza la pagaia non già come timone, ma come ulteriore piano di deriva da inserire a contrasto dello scafo a poppa sottovento per poggiare/strambare, o togliere per orzare/virare. Con un po' di pratica la cosa è semplice e assolutamente senza sforzo. Comunque possiamo approfondire l'argomento, ma soprattutto, se hai occasione di passare dalle mie parti, fammelo sapere, anche per una prova pratica in mare. Fin da bambino sono sempre andato in barca a vela, sia derive varie e classi olimpiche, che altura, compreso un giro del mondo, ma quando nel Pacifico ho visto questi "attrezzi", beh..., per un po' ho resistito nella fantastica classe star, in cui regatavo ormai da una decina d'anni, ma poi non ho resistito al puro divertimento! |
Modificato da - paolo in data 03/05/2017 18:43:52 |
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paolo
Utente Normale
10 Messaggi |
Inserito il - 03/05/2017 : 10:12:58
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A proposito di pagaie, quella per timonare è diversa e più grande delle altre. Io di solito uso la terza da sinistra (col sole) che ho costruito apposta (steering paddle) e con cui si può anche un po' pagaiare, raramente e solo con vento forte la quarta, che è espressamente da surf, in carbonio e pesa due chili (the beast). Con quest'ultima non si riesce a pagaiare, perché è troppo grande e lunga. Eventualmente ti faccio sapere le misure della "steering". |
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Jacopo
2014 Winner
Prov.: Milano
Città: Milano
590 Messaggi |
Inserito il - 04/05/2017 : 10:22:17
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Ciao Paolo, come avrai visto dalle immagini, anch'io avevo provato l'armo a chela di granchio. Avevo attrezzato due rande di circa 6 m2 ciascuna realizzate in telone di pvc leggero. Funzionavano discretamente nelle andature strette, mentre formavano una grande pancia dal traverso al lasco. Qualche miglioramento sono riuscito ad ottenerlo spostando il punto di scotta lungo il pennone posteriore (boma?) di ciscuna vela. Alla fine un bilancino di scotta fissato su due punti ha un po' migliorato la forma. Rimanevano, comunque, poco gestibili al lasco: con poco vento formavano una pancia vistosa e con piu' aria cominciavano a sbattere come sacchetti della spesa !!! Si potrebbe, forse, risolvere spostando di fianco il punto di arrivo della scotta, ma non lo abbiamo ancora provato. Quest'anno gli esperimenti proseguiranno dalla casa di Cesare a Conturbia (lago maggiore). In caso di buoni risultati, potrei spostarla nel golfo di La Spezia il prossimo anno. Anche le mie pagaie, autocostruite, sono di tre misure: a punta per il rematore di prua, tonda per il centrale e grande per il timoniere. Spero di avere azzeccato le misure. Altre foto arriveranno prima dell'estate per documentare le prossime prove. Ciao a tutti. Jacopo
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paolo
Utente Normale
10 Messaggi |
Inserito il - 04/05/2017 : 11:02:28
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Ciao jacopo, in effetti uno dei miei dubbi è proprio quello, in sostanza la mancanza del vang. Aspetto anch'io di provare per vedere come risolvere il problema che credo si presenterà anche a me, magari pensavo ad un paranco di ritenuta "volante", anche se sarebbe una scocciatura quando strambi. Non c'è molta letteratura sull'argomento, ma ho in pdf il libro sulla costruzione delle canoe outrigger a vela di Gary Dierking dove, a parte la costruzione, c'è anche qualcosa sull'attrezzatura e varie. Se ti può interessare dargli un'occhiata, posso mandartelo per email. Comunque, se hai occasione di passare da queste parti, sarebbe utile, oltre che piacevole, fare una uscita in mare per scambiarci opinioni, dato che è una materia così sconosciuta dalle nostre parti! Saluti
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paolo
Utente Normale
10 Messaggi |
Inserito il - 01/06/2017 : 11:27:02
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